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Sulle orme di Giustino Fortunato, c’è la scalata al Monte Cervialto

19.07.2012, Il Corriere

Il Comune di Bagnoli Irpino, Assessorato Agricoltura e Ambiente, in collaborazione con il Consorzio Bagnoli-Laceno e Irpinia Trekking di Avellino, ha organizzato per sabato 21 luglio alle ore 8:00 la seconda edizione di “Sulle orme di Giustino Fortunato”, l’illustre rappresentante del Meridionalismo che realizzò il tragitto nel luglio del 1878 .

Sono previste due tipologie di percorso la prima va da Piazza Leonardo Di Capua a Bagnoli Irpino all’Altopiano del Laceno (650-1.100 metri slm), la seconda dal Laceno al Monte Cervialto (1.100-1.809 metri slm). L’altopiano dell’Appennino dei Picentini, il Laceno, ha da sempre incantato escursionisti ed avventori a saggiare a pieni polmoni i benefici delle sue alture, delle vette e delle piane proprio come il meridionalista Giustino Fortunato che ha unito il suo nome ai tanti estimatori di quest’angolo d’Irpinia che in questa stagione sa regalare un’esplosiva miscela di odori, colori, profumi, sensazioni nel segno del benessere. La montagna sa regalare avvistamenti di lupi, cinghiali, lepri e volpi, ma anche faine e martore che preferiscono scavare la tana in località rupestri, né manca il tasso che scava la tana in luoghi cespugliati, soprattutto in ginestrati e felce.

Giustino Fortunato è stato un politico e storico italiano, uno dei più importanti rappresentanti del Meridionalismo. Studiò i problemi riguardanti la crisi sociale ed economica del sud dopo l’unità nazionale, illustrando nelle sue opere una serie di interventi programmati per fronteggiare la cosiddetta questione meridionale. Durante la sua attività parlamentare, si impegnò nel miglioramento delle infrastrutture, dell’alfabetizzazione e della sanità nel Mezzogiorno, sostenendo politiche di bonifica e di profilassi farmacologica. Il suo pensiero, che toccò aspetti geologici, economici e storici del Meridione, fu un’influenza per numerosi meridionalisti ma, al tempo stesso, fu penalizzato dal suo notorio pessimismo, che lo rendeva sconfortato verso le istituzioni e, spesso, lo spingeva ad isolarsi dagli schieramenti politici. Tuttavia Fortunato considerò il suo pessimismo “una filosofia del costume”. Fu tra i primi luminari che compresero la minaccia del fascismo e figurò in seguito tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti.

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Sulle orme di Giustino Fortunato In cammino da Bagnoli al Cervialto

(da Ottopagine del 27.7.2012)

Successo di partecipazione per l’iniziativa organizzata dal Comune di Bagnoli in collaborazione con Irpinia Trekking e il patrocinio del Consorzio Laceno. Quaranta i partecipanti alla manifestazione “Sulle orme di Giustino Fortunato”. Alla partenza il comune di Bagnoli ha offerto la colazione e all’arrivo, al lago Laceno, il consorzio ha rinfrescato tutti con l’anguria. In sette si sono ritirati, per lasciare spazio ad altri 12 che hanno ultimato il percorso fino al Cervialto e ritorno al Laceno, dove il consorzio ha allestito una tavolata di prodotti tipici. L’Assessore Branca ha poi distribuito gagliardetti ricordo a tutti i partecipanti.

Da Bagnoli Irpino al Monte Cervialto è il percorso che 134 anni fa percorse Giustino Fortunato. Un evento eccezionale, una passeggiata su una distanza di 25 chilometri. Il percorso è partito dalla sede comunale di Bagnoli Irpino e dopo aver attraversato tutto il centro urbano è arrivato alla località il Muliniello, sul torrente Caliendo, per poi iniziare a salire in località Ponticello, su sterra attraverso castagneti ben curati. Costeggiando per un tratto la parte apicale del vallone del Caliendo, ha attraversato Valle Piana ed è sceso in prossimità della “Cappella del Salvatore” sul Lago Laceno, dove sostarono Lenzi e Giustino Fortunato per pescare trinche. Poi verso la sorgente della Tronola, passando di fianco all’ex caserma forestale e poco più in alto di Piano Sazzano verso la Valle di Giamberardino. Da qui, su stretto sentiero, si sale sulla vetta del Monte Cervialto. È lo stesso percorso che Giustino Fortunato, uno dei più importanti rappresentanti del Meridionalismo, descrive nella sua pubblicazione “Il Partenio ed il Terminio”, raccontando della visita fatta il 31 luglio in compagnia del sindaco Michele Lenzi e di un suo cognato, l’intagliatore Erminio Trillo.

                                                                                                       

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