L’acqua irpina cara come la benzina
11.01.2012, La notizia (tratta da “Il Corriere” del 7.1.2012)
In PUGLIA un metro cubo d’acqua vale 1,60, quando un litro di verde. E si pensa alla realizzazionne della PAVONCELLI BIS.
La Regione Puglia fa pagare l’acqua dell’Irpinia quanto la benzina. Ne parla il quotidiano Libero che in un articolo a firma di Antonio Cantoro parla dell’ultimo bilancio dell’Acquedotto pugliese Spa e delle previsioni di ricavi , pari a 459 milioni di euro per quest’anno, 17 in più rispetto all’anno passato, e degli incrementi futuri, previsti in 15 milioni per l’anno prossimo e 13 nel 2014.
Nonostante questo, sottolinea Libero, i costi a carico del cittadino continuano a salire. «Nel biennio 2007-2008 – si legge nell’articolo – la tariffa è aumentata del 10%, nel biennio scorso è aumentata del 17,5% malgrado nel resto d’Italia la bolletta abbia fatto registrare un calo medio dell’1,2%. A gennaio 2011 la giunta Vendola ha annunciato aumenti di un altro 10% fino al 2014, poi +2% nel 2015. Il bilancio 2010 si è chiuso perfino con 37 milioni di utili, e utili sono previsti anche per l’anno appena trascorso, ma la tariffa continuerà comunque a lievitare. Per il 2012 il ritocco verso l’alto è del 3,9%, come dire che oggi un metro cubo d’acqua pugliese costa 1,60 euro, praticamente quanto un litro di benzina».
Il tutto non solo a scapito di un voto referendario che ha abolito la quota di tariffa destinata alla “remunerazione del capitale investito” ma anche alla faccia delle lotte delle amministrazioni irpine contro quello che ormai viene definito lo scippo delle acque. Insomma, da tempo si parla della realizzazione della Pavocelli Bis che il commissario straordinario Roberto Sabatelli vuole a tutti i costi portare a termine per portare flussi idrici maggiori in Puglia. L’indignazione sale se si pensa che da questa stessa acqua la Regione guidata da Vendola ne trae “ricavi da sultano”.