Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Avvisi e Notizie

Castagneti, risorse contro il cinipide

27.05.2011, Il Mattino (di Maria Elena Grasso)

Subito un argine all’emergenza del cinipide calligeno, la «vespa cinese», che sta distruggendo i castagneti irpini. Il timore di un abbattimento fino al 40% della produzione castanicola sta allarmando gli operatori del settore. Da Montella è partito nei mesi scorsi il primo grido di allarme.

La Regione Campania, finalmente, è intervenuta. Si è riunito, presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione, il Tavolo Verde presieduto da Vito Amendolara. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni professionali di categoria della Coldiretti, della Cia e della Confagricoltura e gli assessori provinciali all’agricoltura.

Condivisa la decisione della Regione di puntare su una task force permanente con il monitoraggio del Cnr, con l’obiettivo di contrastare gli effetti devastanti del cinipide del castagno. «Mi ritengo soddisfatto degli esiti del confronto – afferma l’assessore Vito Amendolara -. Abbiamo esaminato nel dettaglio le problematiche derivanti dalla diffusione del cinipide, assumendo l’impegno di pianificare una strategia adatta alla problematica. Nei prossimi giorni, come prima azione, avremo un incontro al Ministero per delineare le strategie normative ed economiche per affrontare in maniera decisa l’emergenza. Questo problema non è da sottovalutare se consideriamo, come effetto collaterale non secondario, l’enorme danno sull’impatto idrogeologico nel caso di abbandono di castagneti contaminati».

In effetti il cinipide nel corrente anno risulta in fase di espansione sia dal punto di vista territoriale che come grado d’intensità degli attacchi. Tale problematica non interessa solo i territori castanicoli della Campania ma anche quelli delle altre regioni italiani ed europee. In Italia e in Europa l’insetto è stato segnalato per la prima volta nel 2002 in Piemonte, mentre attualmente in Italia è presente in quasi tutti gli areali castanicoli, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia. Ecco perchè bisogna individuare una strategia valida per l’immediato e per il futuro.

Per l’assessorato all’Agricoltura sono essenziali gli studi scientifici e la sperimentazione come strumenti indispensabili per risolvere radicalmente i problemi del cinipide. A tal fine, è stato approvato il progetto «Ottimizzazione della produzione di Torymus sinensis per il controllo del cinipide galligeno del castagno» che dovrebbe portare in tempi strettissimi ad ottenere una serie di biofabbriche che produrranno l’antagonista del cinipide.

C’è, dunque, soddisfazione in Irpinia per il fatto che siano state recepite le indicazioni strategiche che erano emerse, con il contributo del direttore provinciale della Coldiretti Marcello De Simone, nel corso dell’incontro tecnico-politico svolto di recente per iniziativa del Comune di Montella, area di eccellenza della produzione della castagna e riconosciuta con l’Igp. In quella circostanza il consigliere regionale Ettore Zecchino aveva proposto di prevedere anche un ristoro alle aziende della filiera della castagna e nel suo indotto per scongiurare pesanti ripercussioni sull’occupazione in un periodo già pieno di criticità. «È probabile che già a luglio – ha dichiarato l’assessore alle politiche agricole di Montella, Emanuela Pizza – gli interventi per le imprese che hanno subìto mancati introiti saranno operativi». Soddisfazione è stata espressa per gli impegni assunti da Amendolara da parte del consigliere regionale Ettore Zecchino e dall’assessore provinciale Coppola.

___________________________________________________________

Task force per contrastare la diffusione del cinipide galligeno

26.05.2011, Irpinianews

Il “tavolo verde” promosso presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha dato il via libera alla costituzione della task force per contrastare la diffusione del cinipide galligeno che minaccia seriamente i castagneti dell’Irpinia. Ne faranno parte i rappresentanti dei livelli istituzionali coinvolti, le organizzazioni sindacali e le professionalità necessarie per affrontare al meglio il problema.

L’Assessore Amendolara ha recepito in toto le indicazioni strategiche che erano emerse, con il contributo del direttore provinciale della Coldiretti Marcello De Simone, nel corso dell’incontro tecnico-politico svoltosi il 13 maggio scorso per iniziativa del Comune di Montella, area di eccellenza della produzione della castagna e riconosciuta con l’IGP. In quella circostanza il Consigliere regionale Ettore Zecchino propose inoltre di prevedere un ristoro alle aziende della filiera della castagna e nel suo indotto per scongiurare pesanti ripercussioni sull’occupazione in un periodo già pieno di criticità.

La Regione Campania ha fatto sua questa istanza e l’Assessore Amendolara si è impegnato a predisporre un’apposita misura sul PSR per consentire alle imprese di rimettersi in pista, ma nel regime “de minimis” e dunque nel rispetto degli standard imposti dall’Europa che – come è noto – non consente aiuti di Stato. “

E’ propabile che già a luglio – ha dichiarato l’Assessore alle politiche agricole, forestali e alla valorizzazione dei prodotti tipici del Comune di Montella Emanuela Pizza – gli interventi per le imprese che hanno subìto mancati introiti siano operativi”. Soddisfazione è stata espressa per gli impegni assunti da Amendolara da parte del consigliere regionale Ettore Zecchino che ha sottolineato il valore centrale per l’economia irpina della tutela del patrimonio agricolo e delle vocazioni del territorio.

____________________________________________________________________________

Cinipide galligeno del castagno: dibattito a Montella il 26 maggio

20.05.2011, Avviso

Giovedì 26 maggio, ore 17,30 presso l’hotel- ristorante “Zia Carmela” a Montella incontro dibattito sul tema “CINIPIDE GALLIGENO DEL CASTAGNO”. Saluti: Mario Marino, Presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto; Giuseppe Di Milia, Pesidente della Comunità Montana Alta Irpinia; Anna Savarese, Presidente del Parco Regionale dei Monti Picentini. Introduce: Alfonso Tartaglia, Direttore della STAPA CePICA di Avellino. Relatori: Antonio De Cristofaro, Docente di entomologia dell’Univesità del Molise; Emilio Guerrieri, Direttore dell’Istituto per la Protezione delle Piante CNR di Portici. Moderatore: Roberto Mazzei, Responsabile tecnico dell’ass. Castanicoltori Campani. Conclusioni: Raffaele Coppola, Assessore Provinciale all’Agricoltura di Avellino.

La locandina

_____________________________________________________________________________

Cresce l’emergenza cinipide, al via le attività di contrasto

24-05.2011, Il Corriere

La castanicoltura in Campania ha senza dubbio una rilevanza sia economica (oltre 5000 aziende che producono frutti di gran pregio: castagne di Serino, Montella, Roccadaspide, Roccamonfina) che ambientale-paesaggistica (oltre 20 mila ettari di castagneti da frutto e circa 30 mila di boschi).

Il territorio della provincia di Avellino è quello che mostra la più complessa articolazione in termini di aree produttive e la più matura organizzazione della filiera. La castanicoltura di quest’area oggi rappresenta la più importante risorsa agricola per l’intero territorio.

Operano in provincia imprese di trasformazione di capacità produttiva molto differenziata. Alcune di queste hanno dimensioni operative che le collocano ai vertici dell’attività nazionale di trasformazione delle castagne, qualificando l’avellinese come uno dei principali poli italiani ed europei nella trasformazione.

La produzione negli ultimi anni è stata minacciata dalla comparsa del cinipide galligeno del castagno, una piccola vespa capace di indurre la formazione di ingrossamenti tondeggianti (galle) su germogli e foglie all’interno dei quali si compie il ciclo vitale delle larve, determinando l’arresto dello sviluppo vegetativo dei getti colpiti e la riduzione conseguente della fruttificazione.

Le attività di contrasto alla diffusione del cinipide galligeno del castagno sono continuate anche nel periodo invernale del 2011, quando si sono avviate delle importanti attività di monitoraggio con l’obiettivo di individuare insetti utili. L’attività principale è stata quella di raccogliere le “ galle secche “ dagli alberi di castagno. Ne sono state raccolte circa 100.000 in diversi comuni castanicoli della provincia di Avellino, Salerno e Caserta.

«Le aree interessate alla raccolta sono state i comuni di Montoro, Solfora, Serino, Volturara ed altri territori limitrofi», si legge in un documento dell’Associazione Castanicoltori Campani . «Oltre alle galle di castagno si è provveduto anche alla raccolta di gemme di castagno(40-50.000 pezzi) e galle secche su altre piante del bosco(querce,aceri,ecc.). Dallo studio e ricerca su questo materiale si spera possa venire la soluzione.

Dalle galle si cerca un altro insetto che nella primavera 2010 era stato lanciato, stiamo parlando del Torymus sinensis, insetto predatore del cinipide galligeno del castagno(insetto utile).
Le attività di monitoraggio fitosanitario sono coordinate dall’Istituto per la Protezione delle Piante del Cnr di Portici e dalla Regione Campania settore Fitosanitario.
I tecnici e gli associati dell’Associazione Castanicoltori Campani hanno svolto un ruolo operativo per raccogliere il materiale vegetativo oggetto delle attività di studio e ricerca.

Le attività di contrasto al cinipide galligeno del castagno vedono come strumento efficace e duraturo la lotta biologica con l’introduzione nei castagneti del Torymus sinensis. In Campania sono state lanciate anche nel 2011 circa 600 coppie di questo predatore che si aggiungono a quelle già lanciate nel 2009 e 2010.

I lanci dell’insetto utile potranno dare i primi risultati quando il numero degli individui comincerà a salire e ciò avverrà in maniera graduale nei prossimi anni».

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.