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Tavola rotonda tra i candidati alle elezioni comunali … 3 anni dopo. L’intervista al sindaco Chieffo

01.05.2011, Rubrica a cura di Rocco Dell’Osso (da “Fuori dalla Rete”, n. 2 anno IV, Aprile 2011)

Cosa è stato fatto? Cosa non è stato fatto? Cosa poteva essere fatto meglio e cosa ancora si può fare? A distanza di tre anni dalle elezioni amministrative Comunali, abbiamo ritenuto opportuno riformulare ai candidati sindaci, Aniello Chieffo e Carmelo Ventura (oggi rispettivamente Sindaco e capo dell’opposizione) , i medesimi quesiti posti durante la campagna elettorale, in occasione della nostra prima conferenza tematica nel 2008.

Il nostro obiettivo, come recita il titolo, è fare il punto della situazione oggi, a consuntivo, 3 anni dopo le promesse e gli impegni elettorali. Carmelo Ventura non ha ritenuto opportuno rispondere ai quesiti posti, pur rendendosi disponibile fin da subito ad un pubblico confronto sull’operato dell’attuale amministrazione. Ha comunque risposto al nostro invito con una mail  che pubblichiamo a parte. Aniello Chieffo, invece, ha risposto a tutte le nostre domande e si è reso altrettanto disponibile a rispondere dell’operato dell’attuale amministrazione in un pubblico confronto con Carmelo Ventura.

L’intervista al sindaco avv. Aniello Chieffo (Aprile 2011)

1. Controllo del territorio e legalità.

Il nostro territorio rappresenta una grande opportunità non sufficientemente colta per una mancanza congenita di programmazione. Malgrado le opportunità offerte dai finaziamenti comunitari il Comune per il passato è rimasto inerte, privo di progetti esecutivi per poter accedere alle occasioni rappresentate dagli strumenti predisposti dalla regione. Oggi possiamo dire di aver completato una organica programmazione del territorio predisponendo una serie di progetti che rappresentano una risposta a tutti i maggiori punti “attrattori” turistici e a quelli di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. Lo abbiamo detto in tutte le sedi che il territorio di Bagnoli Irpino, per la sua evidente importanza, ha bisogno di un intervento organico coperto da una cd. “spesa fissa” regionale, come in passato, dove la montagna ha rappresentato una risorsa ed una occasione di sviluppo da tutelare con fondi statali (ad es. gli interventi di forestazione). Le poche risorse comunali non possono essere sufficienti a garantire lo sviluppo di una terra che sotto ogni profilo rappresenta una “questione” di carattere regionale.  Al di là di ogni altra considerazione, devo far rilevare come l’ambiente sia garantito dalle leggi dello stato a cui i regolamenti del comune non possono che uniformarsi, spetta agli organi sovraterritoriali assumere i rimedi necessari semmai di concerto con l’A.C.. In merito alla disciplina  dei boschi basta ricordare (a chi fa finta di averlo dimenticato, ahi, ahi, ahi cons. Ventura) che il Comune con delibera di Consiglio Comunale del 29.06.1998, n. 53,  ha “precisato che le piante che potranno essere oggetto di concessione da parte del Comando dei VV.UU. sono solo quelle specificate nell’art. 11 della L.R. n.11/1996 (piante danneggiate, o abbattute dal vento o da altre calamità naturali). A tale indirizzo che trova fondamento nella legge e nel nostro regolamento secolare si è uniformata anche l’attuale amministrazione (sul punto ci impegniamo a rendere pubblici gli atti relativi per forza di cose di altre amministrazioni non avendo questo Sindaco disposto alcunchè se non il rispetto di ciò che è stato già deciso. Mente chi sa di mentire. Verba volant scripta manent.

Il Comune ha espletato un concorso da vigile, in una perdurante crisi economica e con lo stop imposto dalle leggi di contenimento della spesa pubblica, per il passato è evidente che sarebbe stato necessario sostituire con concorso i posti resisi vacanti prima del cd. patto di stabilità.

La complessa articolazione della domanda richiederebbe uno spazio sensibilmente maggiore e comunque un pubblico dibattito a cui l’Amministrazione non si sottrae.

2. Destinazione d’uso del patrimonio immobiliare del comune.

Come ho detto sopra il Comune si è dotato di un parco progetti per tutti i siti sensibili del patrimonio comunale che si possono trovare agli atti del comune e desumibili dalle relazioni dellìassessore al ramo.

Mi corre solo l’obbligo di evidenziare che è stato redatto  un progetto per la ricostruzione dell’Albergo al Lago e richiesto il relativo finanziamento sulla Misura 227 (PSR 2007-2013). Detto intervento è provvisto anche di risorse proprie del comune per circa €. 300.000,00.

Abbiamo ereditato una serie di immobili incompleti e privi di destinazione. Per ognuno abbiamo seguito la linea della progettazione e dei finanziamenti previsti. Certo siamo arrivati oggi a tale progettazione, mentre occorreva farlo gradualmente negli anni.

Per gli immobili ritenuti non funzionali all’attività comunale si è provveduto alla loro messa in vendita. Per le cd. “cupole” occorre prima apportare una modifica al PRG mediante delibera di CC. per poter far sì che i cittadini possano acquistarle (cambiamento della destinazione). Per il Cinema si sta approntando un sistema che ne consenta l’utilizzo anche alle varie associazioni giovanili esistenti sul territorio.

3. Piano urbanistico comunale e piano di insediamento produttivo.

E’ stato affidato l’incarico per la redazione del nuovo PUC (del 1985) e prima dell’estate andrà in consiglio la discussione e l’approvazione del relativo “indirizzo”. Il testo è stato consegnato a tutti i consiglieri ed alle varie associazioni per le eventuali osservazioni.

L’argomento del PIP, lasciatemelo dire, rappresenta un punto di svolta, una grande occasione per il paese. Tale ambito è stato utilizzato per cogliere una occasione storica rappresentata dall’insediamento del nuovo stabilimento dell’ACCA Software Spa.. L’Amministrazione ha saputo gestire un momento delicato che costituisce all’attualità un evento di portata eccezionale se confrontato all’attuale crisi economica. L’ACCA potrà costituire una fonte di sviluppo anche per l’evidente funzione di traino dell’economia locale in tutti i settori.

Attualmente siamo prossimi alle successive concessioni nell’area PIP, avendo dovuto prima acquisirne la proprietà per il mancato compimento del relativo iter.

4. La predisposizione dei piani di emergenza.

Occorre riconoscere come sul punto il Comune, pur disponendo di scarse risorse, abbia nel corso degli anni adottato una serie di piani per le emergenze che l’attuale amministrazione pur con piccoli correttivi ha inteso perseguire.

Sui rifiuti si è adottato un sistema del porta a porta che ha consentito il raggiungimento degli obiettivi in percentuale richiesti dalla legge. E’ evidente come si debba fare di più e meglio, pur se l’attuale soluzione adottata dalla Regione è assolutamente penalizzante per la provincia di Avellino e soprattutto per i suoi abitanti. Abbiamo fatto pervenire a tutti gli organi e a tutti i partiti un documento sull’argomento che non ha avuto ad oggi alcuna risposta se non la condivisione dei più.

E’ questa l’occasione per far rilevare come l’Amministrazione si sia assunta anche l’onere di ottenere la “riperimetrazione della cd. Zona Rossa”, quando gli amministratori del passato ne hanno omesso in pieno la trattazione senza considerare il blocco totale di tutte le attività edilizie sul territorio, ma anche su questo occorrebbe uno spazio adeguato.

5. Vivibilità del paese.

A tale necessità è di necessario sostegno lo strumento del Piano Urbanistico Comunale (PUC). Il contenuto di questa domanda è assolutamente condivisibile, le carenze sottolineate  sono di tutta evidenza e vanno affrontate attraverso una seria  e moderna programmazione del territorio che garantisca e preservi   il  nostro paese. Il randagismo registra l’impegno dell’assessore del ramo e credo che i risultati si possano vedere anche attraverso la campagna di sterilizzazione adottata con l’ausilio degli organismi preposti.

6. Bandiera Arancione del Touring Club.

Anche su tale aspetto diventa decisivo il PUC e gli altri strumenti che stanno per essere adottati come il Piano Colore ed il Piano Integrato. Le relative bozze sono già in discussione.

L’obiettivo è certamente importante e comunque perseguibile se sostenuto da tutta la popolazione – occorre costituire una cabina per stabilire gli strumenti ed i passaggi necessari –

7. Turismo e sviluppo economico.

Prima di tutto è stato stabilito un contatto stabile con gli allevatori, insieme a loro si sta puntando a varie soluzioni che garantiscano gli spazi alle varie attività sul Laceno: Non è facile, quando si toccano problemi “storici” trovare delle soluzioni immediate, però il  diritto al pascolo non deve interferire con il turismo e le strade non possono essere occupate senza soluzione di continuità dalle mandrie. Gli allevatori devono rispettare il territorio facendo in modo di allontanare il più possibile gli animali dalla piana – è chiaro che i patti vanno rispettati – Occorre però dire che le greggi non rappresentano un vero problema, con un po’ di convinzione gli allevamenti di pecore si dislocano sul Laceno senza creare disagi – I nostri pastori vanno ringraziati per la loro collaborazione. Sempre nell’ambito di questo spirito collaborativo, da ultimo si è deciso di provvedere al completamento della  staccionata che delimita il Lago, che non può essere invaso dagli animali, avendo l’amministrazione uscente disposto il divieto  di abbeveramento stante il pericolo di inquinamento.

Anche per il completamento del Castello dei Cavaniglia (FESR – Asse I, Fondi Pirap) e del Convento di San Domenico (Parco Progetti Regionale, POR 2007-2013) il Comune si è dotato di scelte progettuali che contengono le destinazioni per questi monumenti. Il mancato completamento del Convento di San Domenico e dell’Albergo al Lago costituisce uno dei misteri più impenetrabili della storia di Bagnoli – sono così tante le occasioni non sfruttate tali da non consentire una qualche spiegazione logica.

L’Albergo al Lago è legato alla storia del Laceno d’Oro, quanta emozione nel pensare a  Pier  Paolo Pasolini affacciato alle sue terrazze. Mentre il Convento non può che richiamare alla memoria gli spiriti più forti di questi luoghi come A. Salvio, L. Di Capua, D. D’Asti e ancora altri.

8. Apertura delle Grotte e valorizzazione del Lago.

Le Grotte del Caliendo rappresentano il punto essenziale di tutto il contesto dei Picentini, l’esempio in attività della loro formazione e della nascita nei suoi meandri dei fiumi del Calore e del Sele, un momento così straordinario da non consentire di dire altro se non l’impegno alla sua conservazione ed alla loro strenua difesa.

L’ultima frontiera insieme a tutto il contesto montano del Cervialto che rappresenta il nostro principale impegno se non la nostra totale dedizione.

Un grazie a tutti quei ragazzi che ne hanno consentito l’eplorazione nel corso degli anni da Angelo Chieffo a Raffaele Basile. Stiamo parlando di uno straordinario esempio dell’immenso tesoro di cui siamo i depositari. Eppure i poteri alti inspiegabilmente tacciono. Sulle Grotte il Comune ha presentato un progetto di completamento sin dal luglio 2008, per un importo di €. 7.715.000,00, sul Parco Progetti Regionale POR 2007-2013 – stiamo in attesa del relativo finanziamento. Per quanto riguarda il Lago Laceno (altra faccia della stessa medaglia) ci sono  una serie di progetti  intesi alla sua conservazione mediante la creazione di un’oasi ecologica che ne preservi in via definitiva l’ecosistema dell’intera piana.

9. I giovani.

La domanda è troppo importante  per essere liquidata in così poche righe.

Sappiamo cosa significa vedere i nostri giovani privati di un futuro, quasi dimenticati da una società che si contorce nella sua crisi epocale. Una società, quella attuale, che ha perso il senso della solidarietà, un mondo economico che si perde nel proprio egoismo costituisce l’occasione mancata della stessa sopravvivenza della specie. Eppure, oggi assistiamo ad interventi che guardano all’esistente, all’oggi, senza alcuno sguardo al domani. Ci rendiamo conto che essere giovani oggi può essere una condanna anzicchè una speranza. Vorremmo essere in grado di dare una risposta a chi non ha lavoro, soprattutto ai padri che hanno un figlio disoccupato, ma tanto non ci è consentito. In ogni modo cerchiamo di offrire delle occasioni, siamo convinti che puntando sulle nostre risorse potremo offrire possibilità ai più giovani. Insomma è la nostra stessa “terra” l’unica risposta possibile, perciò non possiamo consentire che ci venga sottratta o distrutta, dalla terra dipende il nostro stesso futuro.

Mi piace pensare e dire ancora che questa è la nostra ultima frontiera.

Non possiano sottrarci alle nostre responsabilità.

Ai giovani va tutta la nostra considerazione, pensare di dare aiuto ad uno solo  di loro costituisce la ragione stessa del nostro impegno in politica, ed è per questo che occorre aprire più cantieri possibili al fine di garantire un naturale ricambio oltre che un tavolo di discussione per la loro crescita.

10 Rapporto cittadini e amministrazione.

Abbiamo aperto le porte del Comune, cercando di informare il più possibile i cittadini.

Quello della informazione è uno dei temi più complicati, perché si è soliti infondere da parte di alcuni false notizie per “confondere le acque”. Ritengo di avere garantito poco tempo all’informazione, cosa per cui l’amministrazione si impegnarà a potenziare gli strumenti già sperimentati come lo sportello informativo, il quaderno della P.A., i consigli comunali aperti e le assemblee con i giovani e con le varie associazioni. Anche se nessuno può dire di non avere avuto risposte o informazioni. L’auspicio è che si rafforzino iniziative come quelle del Circolo PalazzoTenta, del Gruppo Giovani o del Forum vista la totale assenza dei partiti e del dibattito politico.  Mi auguro che in futuro il confronto possa salire di tono anche per consentire una più ampia informazione non  solo di parte.

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I quesiti (in versione integrale) posti ai candidati sindaci a Bagnoli nel dibattito del 5 aprile 2008

                                                                                                       

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